Il San Giorgio, che prende il nome dal santo che protegge le guide e gli esploratori, è un’uscita di due giorni in cui i reparti della stessa zona della città si incontrano per divertirsi insieme.
E’ un’esperienza, a mio parere, unica nel suo genere, che permette di stringere nuove amicizie con ragazzi che in seguito è possibile rincontrare con grande piacere lungo il percorso scout; ma cosa più importante, il San Giorgio, ogni anno, ci da la possibilità di confrontarci con reparti e squadriglie diversi dai nostri, che quindi hanno abitudini differenti, è proprio così che quest’evento si trasforma in un’occasione per conoscere ed imparare cose nuove, a partire dalle tecniche per montare una tenda o accendere un fuoco, per poi passare a danze e canti, fino ad arrivare a modi diversi di vivere in armonia con gli altri e la natura.
Quest’anno si è celebrato nel fine settimana dell’1/2 aprile, subito dopo essere arrivati ci hanno diviso nei gruppi provvisori, quindi squadriglie di reparti diversi si sono unite per formare un sottocampo per tutta la durata dell’uscita.
Dopo i primi imbarazzi nella conoscenza, sono iniziate le attività, abbiamo infatti affrontato una catechesi che ci ha permesso di metterci in discussione e di capire dove migliorare.
La sera intorno al fuoco abbiamo potuto imparare ed insegnare nuove danze e canti e ci siamo divertite molto a condividere con loro le nostre tradizioni.
Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte, la domenica infatti nel bel mezzo di un gioco che prevedeva lo scontro tra i diversi sottocampi, i quali rappresentavano ognuno una nazione che doveva conquistarne altre, ha cominciato a piovere, quindi il gioco è stato interrotto e siamo stati costretti a ripararci sotto ai sovratteli delle tende che non avevamo smontato preventivamente.
Diluviava ed eravamo tutti zuppi, ma ciò non è bastato per rovinarci la giornata, sotto le tende, tutti vicini, stanchi e infreddoliti, abbiamo colto l’occasione per conoscerci meglio e cantare un po’.
L’uscita è terminata con il quadrato finale e la proclamazione del vincitore; ogni squadriglia ha quindi avuto modo di presentarsi davanti a tutti e inoltre di riconoscere il merito alle pantere del gruppo Roma 19 che si sono classificate prime.
Fortunatamente possiamo affermare che anche il nostro gruppo si è fatto valere: le aquile sono arrivate seconde e le antilopi si sono aggiudicate il terzo posto.
Sicuramente tornate a casa la stanchezza era notevole, ma non quanto la gioia di aver partecipato e il desiderio di poter riaffrontare quest’esperienza anche il prossimo anno, continuando così ad imparare insegnando; credo sia proprio questo il segreto del San Giorgio, lo scambio reciproco, abbiamo provato a lasciare tanto della nostra squadriglia a tutti quanti, perché tanto era ciò che ci stavano dando.
Sq. Antilopi