Il Clan racconta...

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RACCONTAMI DI TE

Raccontami è un associazione costituita da enti che si occupano di censire i senza dimora nelle varie città d'Italia per verificarne l'aumento o l'abbassamento (diminuzione) e dall'altra parte fornire informazioni ai centri d' accoglienza .Quest'anno data la loro operosità, qui a Roma alcuni di noi hanno colto l'occasione di dare la propria disponibilità e di far si che rientrassimo in quei mille volontari necessari per l'operato. Prima di agire concretamente abbiamo partecipato una riunione iniziale con le persone specializzate del settore che ci hanno fornito informazioni necessarie per incontro e sopratutto come rapportarci con i senza dimora. Il servizio comprendeva tre fasi; la prima consisteva nel perlustrare le zone dove risiedono i senza dimora. La seconda nel conoscere quest’ultimi nei centri d’accoglienza. Infine la terza prevedeva un dialogo diretto con i senza dimora, per le vie della città nelle quali risiedono. Tra le varie persone assegnate abbiamo avuto la fortuna di trovarne una che è stata la nostra ricchezza, poiché ha reso disponibile la sua testimonianza. Lui è italiano originario del sud, si è trovato ad intraprendere questo viaggio circa vent'anni fa quando rimase senza lavoro, senza casa e dipendente dall'alcool. Durante l’intervista abbiamo notato in lui delle attente ed elaborate risposte e tanta voglia di parlare. Ci ha anche confessato che spesso si reca nelle mense pubbliche per chiacchierare con gli altri. Questo suo percorso in qualche modo gli ha permesso di redimere se stesso rifiutando la sua devozione all'alcool e comprendendo l'importanza del prossimo. Esiste nell’uomo il bisogno d’essere ascoltato, di avere qualcuno al quale raccontare se stesso, di condividere la propria esistenza.

Larisa

 

UN MONDO NASCOSTO IN UN QUARTIERE

Mercoledì insolito quello del 19 febbraio, per il clan “Buen Camino” che, curioso e intento a scoprire le diverse realtà del proprio quartiere decide di fare visita al centro “Acisel” in via Verzuolo 1, Casalotti. Questo, è un centro di prima accoglienza che offre ai rifugiati politici di sesso maschile la possibilità di imparare l’italiano, trovare un lavoro ed integrarsi. La struttura esternamente si confonde con il resto delle abitazioni circostanti, mentre all’interno cela il calore, le storie, gli sguardi di persone provenienti da diverse parti del mondo, che portano con se un pezzettino di quel mondo nel nostro quartiere, colorandolo. Ore 20,30 ha inizio la festa. Il Clan irrompe nella struttura con una vorace voglia di conoscere, ascoltare e rivivere con le persone del centro il viaggio che li ha portati fin qui. Si posizionano nella sala adibita per il pranzo, prendono posto ed iniziano ad inondare la stanza con canzoni che hanno sapore d’avventura, anche i Rover e le Scolte sentono di dover cedere un pezzo di quel che sono e farsi conoscere. I ragazzi del centro accettano la sfida, ascoltano con entusiasmo le energiche chitarre, la musica che non divide, unisce. Qualcuno rompe il ghiaccio, inizia a parlare con i ragazzi del clan in modo divertito, chiedendo altre canzoni. Altri, preferirebbero andare a dormire, ma costretti dal frastuono del piano di sotto si lasciano trasportare. Dopo un’ora di balli e canti in grande stile, Rover e Scolte aprono le orecchie ed il cuore alle storie dei ragazzi del centro. C’è chi vede nel Canada una possibilità d’integrazione, di lavoro e felicità. Chi vorrebbe andare in Germania, Svizzera. Chi vorrebbe semplicemente andarsene dall’Italia. E così, si sentono nuovamente prigionieri di un quartiere, di un paese che li accoglie a braccia aperte ma che taglia le gambe. Nessuna possibilità di lavoro, nessun modo di riscattarsi per l’accoglienza ricevuta. Alle ore 23,00 la serata si conclude. Saluti, abbracci, ultime risate e la consapevolezza di trovarsi nella stessa realtà che forse un giorno, potremmo cambiare insieme.  

 

L'AVVENTURA IN NOVIZIATO 2013-2014

Da metà luglio, fino a qualche settimana fa, ho fatto parte di un gruppo: il noviziato. Questo è un periodo di passaggio dal reparto all’arrivo in clan. Negli ultimi sei mesi abbiamo imparato a conoscere il servizio, avvicinandoci a persone più sfortunate di noi, mettendoci all’opera in varie situazioni: servire la cena alla mensa dei poveri, distribuire cibi e bevande varie ai senza tetto che occupano le panchine della stazione termini. Inoltre abbiamo aiutato i volontari della casa di Kim per smaltire un po’ di rifiuti e intrattenere i bambini. Abbiamo anche fatto alcuni incontri per chiarire diversi dubbi sulla chiesa e sulle chiamate di fede, tutto ciò è servito per abituarci alla vita di Clan.

Ma soprattutto abbiamo iniziato a conoscerci, non come compagni di strada, ma come amici. Tutte le attività, oltre che a formarci sono servite anche ad unirci e legarci sempre di più.

Leonardo

 

 

7-8 Febbraio 2009: Giornata di Spiritualità a Sant’Antimo.

 

Tema: DIVERSITÁ TRA UOMO E DONNA

Per l’uscita di febbraio abbiamo voluto partecipare ad una giornata organizzata a Sant’Antimo da Padre Stefano, nello stesso luogo che un anno fa ci aveva colpito e ci aveva lasciato dentro la voglia di tornare. E quale occasione migliore se non una giornata di spiritualità con il tema:

DIVERSITÁ TRA UOMO E DONNA

Grande tema presente anche nel nostro programma dell’anno.

Siamo partiti con gioia alla volta di Sant’Antimo per confrontarci con altri clan su quest’argomento.

 

Appena arrivati abbiamo partecipato con gli altri clan alla preghiera delle ore e poi ci siamo ritrovati insieme per cenare e preparare una presentazione che rappresentasse (una scenetta, un canto, una danza, etc.) il nostro clan, nonché una domanda sull’argomento che avremmo trattato per la giornata successiva. Dopo la presentazione di tutti i clan Padre Stefano ci ha introdotto all’argomento parlandoci dell’origine di tutte le diversità, Dio il grande “Diverso” che è il grande Uno ma che per esprimere se stesso, deve essere Tre insieme e ci vogliono questi Tre diversi perché ci sia amore (il “diverso” chiama l’altro “diverso” per unirsi a lui nell’Amore). Al termine di questa “piccola” introduzione all’argomento ci siamo spostati tutti in chiesa per fare un momento di deserto serale, potevamo confessarci con Padre Stefano e al termine della nostra riflessione, abbiamo acceso una candela davanti all’altare che ha formato un crocifisso.

Terminato il momento di deserto ci siamo tutti spostati nel luogo dove avremmo dormito e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Marco e Francesca, due ragazzi estranei al mondo dello scoutismo, invitati a partecipare all’evento da Padre Stefano, abbiamo fatto gruppo con loro per i due giorni a Sant’Antimo, poi siamo andati a dormire.

La mattina seguente ci siamo svegliati tutti molto presto per partecipare alle Lodi e per fare poi colazione. Nella mattina ci siamo concentrati sull’argomento chi è l’uomo e chi è la donna, come si fa a passare dall’essere maschio/femmina, all’uomo/donna? Ciò che fa l’uomo e la donna è la scelta responsabile e il rifiuto di fare questa scelta ci porta a rimanere maschio e femmina e a non arrivare a diventare “immagine e somiglianza” di Dio, lo scoutismo ci aiuta in questo, è una palestra della scelta che ci porta poi a diventare uomini e donne della Partenza.

La vocazione di ognuno di noi passa attraverso il Dono che è l’espressione più perfetta dell’Amore e ognuno di noi per essere Uomo Completo, deve essere maschio e femmina perché il progetto di Dio vuole che il diverso, cioè il Maschio e la Femmina, sia radunato nell’Unità.

Siamo andati tutti a messa per poi pranzare in compagnia di un meraviglioso sole.

Nel pomeriggio abbiamo affrontato le diversità tra gli uomini e le donne e queste vengono direttamente dalle caratteristiche che Dio ci ha donato per compiere i nostri compiti, è stato interessante notare che nella nostra lingua sono presenti dei termini al maschile e al femminile che rispecchiano le caratteristiche della vocazione dell’uomo e della donna come:

Per gli uomini il tetto, il muro e quindi la protezione e per la donna la porta, la terra come l’accoglienza.

Abbiamo osservato da vicino i cambiamenti che il peccato originale ha apportato alla nostra diversità e quindi alla bellezza. C’è stata poi una piccola fase in cui abbiamo rivisto le domande della sera prima alle quali Padre Stefano ha cercato rispondere.

In conclusione abbiamo cantato tutti insieme, in cerchio, il canto della promessa; ci siamo poi rimessi su strada per tornare a casa, arricchiti di un’esperienza difficile da dimenticare e che ha cambiato un pò il mio modo di guardare gli uomini e le donne.

Proprio come lo scorso anno una bella esperienza, una nuova esperienza!

 

luglio 2008 Campo di Clan

Il Clan quest'anno ha scelto di fare un campo di servizio con alcuni giorni di route. La scelta del campo è stata quella di unirci ad un campo di lavoro con l'OMG ( Operazione Mato Grosso) in Val Formazza nel rifugio 3A quota 2960 mslm. Siamo riusciti a partire solo in 3 su 5 membri di Clan effettivi, peccato per tutti. Il servizio che avremmo svolto, dalle informazioni che avevamo, sarebbe servito a "sistemare" uno skilift, gestito dall'OMG come lo stesso rifugio posto su un ghiacciaio a quota 3000 m, non potevamo che essere entusiasti di metterci alla prova in uno scenario tutto nuovo, con un gruppo di 60 volontari già sul posto impegnati in un'attività che si presentava tutt'altro che semplice, ma sicuramente bella e divertente.

 

24-25 maggio 08' - Uscita di Gruppo

 

L’uscita di gruppo del Clan inizia il 24 maggio, partenza da Casalotti con i mezzi pubblici e Cotral, destinazione Genzano. Scesi dal pullman partiamo per una camminata di circa due ore che ci avrebbe portato sul posto dell’uscita. Ci accampiamo per trascorrere la sera, tende, legna per il fuoco… Ceniamo interno fuoco, cuciniamo trappeur e subito dopo aver cenato, Federica si appresta a firmare la Carta di Clan. È stata una serata molto particolare e soprattutto allegra grazie ai nostri canti che portavano allegria e gioia.

Il mattino della domenica del 25 maggio si è aperto con una sostanziosa colazione, poi subito all’opera per l’uscita di gruppo, alcuni membri del Clan accolgono i genitori che accompagnavano i lupetti e le coccinelle. Arrivati tutti, la giornata si apre con un gioco in cui partecipano veramente tutti: lupetti e coccinelle, esploratori e guide, i rispettivi genitori e amici presenti all’uscita. Il tema di quest’anno dell’uscita di gruppo è stato la Costituzione italiana. Il gioco è stato molto bello, divertente ed ovviamente abbiamo tutti imparato qualcosa in più sulla nostra Costituzione. Tutto si è terminato, ovviamente dopo la pausa pranzo,con la scelta di un motto che potesse rappresentare la Costituzione e la giornata trascorsa. Non è mancato il tiro alla fune, che in qualche modo riesce semre ad essere presente nelle nostre uscite di gruppo… Finito il gioco, si ritorna a casa passando per la sede a sistemare il materiale fermandoci a chiacchierare della giornata meravigliosa e divertente che avevamo trascorso.

 

24 maggio '08 Firma della Carta di Clan - (Uscita di Gruppo)

 

Era qualche tempo che riflettevo sulla mia firma della Carta di Clan; delle volte credevo fosse troppo presto perché magari sentivo che mi mancava qualcosa. Altre volte invece prendevo la decisione di parlare con il Capo Clan per dirgli che avevo preso la mia decisione, che era ora e che quasi non avrei avuto la pazienza di aspettare, ma poi quando mi ritrovavo il mercoledì prima o dopo la riunione mi bloccavo pensando che forse i motivi per cui avevo preso quella decisione non erano quelli giusti ( e ora so che se dovesse accadere di nuovo..bè …la comunità c’è anche per questo…).

Dopo aver fatto un lavoro sulla C.d.C. e averne parlato insieme l’idea della firma si faceva sempre più spazio nella mia testa.

Poi c’è stata l’entrata del noviziato.. Un evento che aspettavamo…

Dopo aver continuato a coltivare il servizio e la vita di questa nuova comunità così giovane, ho capito che era il momento giusto sia per me, perché condividevo a pieno i valori espressi in quella Carta di Clan che fino a qualche settimana prima mi sembrava così distante, che per la comunità nata da poco, sarebbe stato utile per gli ex novizi forse vedere e capire il perché della firma della C.d.C.

L’occasione è stata quella dell’uscita di gruppo,il clan è partito alla volta dell'uscita con i mezzi pubblici e quindi Route che, anche se non molta, è stato bello condividere.

La sera c’è stata la firma e su “invito” del C.C. ho fatto un piccolo discorso sui motivi che mi hanno spinto a firmare…ma come al solito c’è stata una lacrima.. (non sarei stata io se non fosse successo…).

Con la firma della Carta di Clan non è cambiato il modo di vivere il Clan ne il modo di rapportarmi agli altri membri, ho semplicemente confermato che voglio esserci e condividere e portare avanti quei valori per i quali ho posto la Firma.

 

La strada lunga avanti a noi

Il sole in alto in cielo e poi

Andar più avanti a scoprir

una nuova forza e nuovi stimoli..

 

…IL SOGNO CHE NON MUORE MAI, UN MONDO NUOVO PER CUI LOTTAR

SPERANZA INSIEME DI ARRIVAR

PORTARE E AVERE LA FELICITÀ…

 

Federica

14 febbraio 2008 - Sant'Antimo

 

La prima uscita dopo la partenza di Serena... Il nostro Clan ha bisogno di crescere, di mettersi alla prova, di riflettere un po'...E dopo mille peripezie abbiamo trovato il posto adatto: SANT'ANTIMO.

Era molto tempo che dicevamo di volerci andare e finalmente ci siamo riusciti.

Sabato al nostro arrivo ad accoglierci un panorama notturno dell'abbazia  e un silenzio quasi surreale, che noi "cittadini" proprio non conosciamo.

Abbiamo deciso di partecipare alla preghiera delle ore con loro, rigorosamente in latino e cantata in gregoriano. All'inizio eravamo un attimo persi in quelle "strane" preghiere così rituali, personali.

La sera dopo la compieta siamo tornati nella camera che ci avevano assegnato per la notte e siamo andati avanti con le nostri attività, il nostro fantastico corso di chitarra e qualche canto.

La mattinata è stata dedicata alla preghiera, la messa e ad un tranquillo e rilassato incontro con Padre Stefano, che ci ha fatto visitare la chiesa e poi si è intrattenuto con noi, abbiamo parlato un po' di tutto, proposte di attività, il nostro Clan, la nostra storia...Veramente piacevole.

Il pomeriggio abbiamo avuto un momento tutto per noi, deserto, in quel luogo di tranquillità, silenzio e preghiera, un momento solo per noi, per confrontarci con l'esperienza che stavamo facendo, il nostro percorso, il valore che ha per noi il nostro Clan, tutte cose che ci servono per poter fortificare la nostra "nuova"  comunità.

L'ambiente, la situazione, la preghiera, il silenzio che ti costringe a pensare e riflettere sono stati perfetti per quest'uscita decisamente riuscita e della quale siamo molto contenti, una nuova esperienza, una bella esperienza!

 

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